Lambrusco Grasparossa
sin.
Lambrusco di Castelvetro, lambrusco di Spezzano.

Storia:

Presente fin dall'antichità sui dolci rilievi e sulle terre ghiaiose del margine appenninico, il Lambrusco grasparossa sta assumendo nella fascia collinare un ruolo molto importante. Agazzotti, nel 1867, descriveva i tipici sentori di "mandorla di pesco" in un vino ottenuto da uve Lambrusco grasparossa, coltivato con ottimi risultati su suolo reggiano.

lambrusco grasparossa

 

Questo vitigno, attualmente, è il quinto per superficie tra le uve a bacca rossa della provincia e sempre quinto in assoluto sul panorama ampelografico reggiano con circa 240 ettari.

Diffusione:

E' molto diffuso nelle province di Modena e Mantova.

Questo vitigno di non grande vigoria vegetativa, ha una particolare caratteristica: in autunno si arrossano non solo le foglie, ma anche raspo e pedicelli.

caratteristiche sensoriali del vino: da questo vitigno si ottiene un vino di colore rosso rubino intenso, con riflessi violacei e spuma evanescente con orli della medesima tonalità, ha profumo vinoso, intenso, fruttato, fragrante, complesso, che ricorda anche l’aroma dell’uva.
Secondo l’Agazzotti "dispiega un grato profumo di mandorle di persico". Di sapore sapido, vinoso, di equilibrata acidità, leggermente fruttato, finale amarognolo.

 
abbinamenti consigliati: Accompagnato a tortelli di zucca e carne alla brace, esalta i sentori di sottobosco e viola mammola, in un corpo sempre lungo in cui la prevalenza della componente tannica ben si bilancia con l'acidità.
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